Con l’introduzione della Direttiva NIS2 in Italia, le aziende devono prepararsi a una serie di nuove e rigorose misure di cybersecurity. Questo passo è essenziale per rispondere alle crescenti minacce digitali in un mondo sempre più interconnesso e riflette la necessità di migliorare la resilienza delle infrastrutture critiche e delle reti informatiche su scala nazionale ed europea.

Il contesto europeo: perché NIS2?

Evoluzione normativa per affrontare le nuove sfide della cybersecurity

La Direttiva NIS2, recepita ufficialmente dal Decreto Legislativo n. 138/2024, rappresenta l’evoluzione della precedente Direttiva NIS1, rafforzando il quadro normativo già esistente. La ragione principale di questa evoluzione normativa è la crescente complessità delle minacce informatiche e la crescente dipendenza delle società moderne dalle infrastrutture digitali e dalle reti informatiche.

La NIS2 si applica a una gamma più ampia di settori rispetto alla NIS1, includendo non solo gli operatori di servizi essenziali come l’energia, i trasporti e le infrastrutture finanziarie, ma anche i fornitori di servizi digitali, le pubbliche amministrazioni, la gestione delle acque e il settore sanitario. Ciò riflette la crescente importanza di proteggere ogni settore che fornisce servizi fondamentali per la vita quotidiana e l’economia.

Il recepimento in Italia

A partire dal 18 ottobre 2024, tutte le aziende italiane che operano in settori critici dovranno conformarsi a questa nuova normativa. L’Agenzia Nazionale per la Cybersecurity (ACN) è stata designata come organismo responsabile della supervisione e dell’applicazione delle norme in Italia. Entro il 31 marzo 2025, l’ACN completerà l’identificazione e la notifica ufficiale delle aziende soggette alla direttiva, obbligandole a rispettare le nuove misure di sicurezza.

Il decreto legislativo impone ai soggetti qualificati come essenziali o importanti obblighi specifici, che variano a seconda delle dimensioni dell’azienda, del settore di appartenenza e del grado di esposizione al rischio. Questi soggetti dovranno registrarsi su una piattaforma dedicata dell’ACN e fornire informazioni aggiornate sulle loro attività e sulle misure di sicurezza implementate. L’obiettivo è creare un database che consenta alle autorità di monitorare e gestire efficacemente il panorama delle minacce informatiche.

Obblighi e responsabilità per le aziende

Il NIS2 introduce obblighi stringenti per le aziende italiane, il cui mancato rispetto può comportare sanzioni molto severe. Vediamo nel dettaglio alcuni dei principali obblighi.

Gestione del rischio: Ogni azienda deve adottare una politica di gestione del rischio informatico. Ciò significa che devono essere implementate misure tecniche e organizzative adeguate per mitigare i rischi posti alla sicurezza delle reti e dei sistemi. Tali misure devono essere proporzionate alle dimensioni dell’azienda e al livello di rischio a cui è esposta.

Segnalazione degli incidenti: Segnalazione degli incidenti: Uno degli aspetti chiave del NIS2 è l’obbligo di notificare tempestivamente qualsiasi incidente che abbia un impatto significativo sulla continuità dei servizi. Le aziende dovranno inviare una pre-notifica entro 24 ore dalla scoperta dell’incidente e fornire un rapporto completo entro 72 ore. Questo processo garantisce un rapido intervento delle autorità e una maggiore trasparenza nella gestione degli incidenti.

Valutazioni regolari della sicurezza: Le aziende devono condurre regolarmente test di penetrazione e valutazioni di vulnerabilità per identificare e risolvere eventuali punti deboli nei loro sistemi informatici. Questi test dovrebbero essere eseguiti almeno ogni sei mesi per garantire che i sistemi rimangano sicuri e aggiornati contro le minacce più recenti.

Sicurezza della catena di fornitura: Oltre a proteggere i propri sistemi, le aziende devono valutare i rischi associati ai fornitori esterni e alla catena di fornitura. Ciò significa che qualsiasi partner o fornitore che gestisce o ha accesso ai dati dell’azienda deve rispettare gli stessi standard di sicurezza.

Formazione continua: I dipendenti, in particolare i dirigenti, devono ricevere una formazione continua in materia di cybersecurity. Questo obbligo garantisce che il personale sia preparato a prevenire e rispondere agli attacchi informatici, riducendo il rischio di comportamenti che potrebbero esporre l’azienda a minacce.

Settori coinvolti e distinzione tra attori essenziali e importanti

La direttiva NIS2 distingue tra attori essenziali e importanti. I primi includono settori critici come l’energia, i trasporti, le infrastrutture finanziarie, la salute e la gestione delle acque, mentre i secondi comprendono settori come i servizi digitali, la produzione alimentare e la gestione dei rifiuti. Questa classificazione determina l’intensità degli obblighi che le aziende devono rispettare.

I grandi operatori sono soggetti a regole più severe e a controlli più frequenti, poiché il loro fallimento avrebbe ripercussioni significative sulla comunità. Tuttavia, anche gli attori importanti devono adottare misure adeguate, poiché il loro fallimento potrebbe comunque causare gravi danni economici e sociali.

Sanzioni in caso di non conformità

Il mancato rispetto degli obblighi previsti dal NIS2 comporta pesanti sanzioni. Per gli attori essenziali, le multe possono arrivare a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato mondiale annuo, se superiore. Per gli attori principali, le sanzioni possono arrivare a 7 milioni di euro o all’1,4% del fatturato.

Oltre alle sanzioni economiche, il decreto prevede anche altre misure coercitive, come la sospensione temporanea di certificati o autorizzazioni in caso di non conformità. Inoltre, i membri dei consigli di amministrazione possono essere dichiarati non idonei a ricoprire incarichi dirigenziali fino a quando le violazioni non saranno risolte.

Come prepararsi alla NIS2

Per le aziende, la conformità alla NIS2 richiede una pianificazione strategica e un impegno costante. Oltre all’implementazione delle misure di sicurezza obbligatorie, è fondamentale stabilire processi interni per il monitoraggio e la revisione continui. Le organizzazioni dovrebbero mappare attentamente la propria infrastruttura tecnologica e le relazioni con i fornitori per identificare eventuali vulnerabilità e rafforzare i sistemi di sicurezza.

Rexilience c'è

Rexilience è al fianco delle aziende per supportarle nel rispetto di questa normativa. Offriamo servizi di vulnerability assessment, penetration test e consulenza per la gestione del rischio informatico. Grazie alla nostra esperienza, aiutiamo le aziende a implementare soluzioni avanzate per la protezione delle loro infrastrutture critiche, garantendo la conformità alla NIS2 ed evitando il rischio di sanzioni.

Con l’entrata in vigore della NIS2, la sicurezza informatica non è più solo una priorità tecnologica, ma una responsabilità che coinvolge l’intera struttura aziendale. Il futuro della sicurezza dipende dalla protezione proattiva e da un approccio integrato alla gestione del rischio informatico.